MOSE'
"Salvato dalle acque"
Ora la figlia del faraone scese al Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: "E' un bambino degli Ebrei". La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: " Devo andare a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?". "Va' "le disse. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. La figlia del faraone le disse: "Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario". Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: " Io l'ho salvato dalle acque ".
Es 2,5-10
L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: "Voglio avvicinarmi a vedere questo meraviglioso spettacolo: perché il roveto non brucia?".
Es 3,3
Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: "Mosè,Mosè!". Rispose: " Eccomi!". Riprese: " Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è una terra santa!". E disse: " Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Giacobbe". Mosè allora si velò il viso, perché aveva paura di guardare verso Dio. Il Signore disse: " Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le se sofferenze. Sono sceso per liberarlo dalla mano dell'Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele. Ora va' Io ti mando dal faraone. Fa' uscire Dall'Egitto il mio popolo,gli Israeliti!". Mosè disse a Dio: " Chi sono io per far uscire dall'Egitto gli Israeliti?". Rispose: " Io sarò con te. Eccoti il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte".
Es 3,4-12
Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore, durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d'oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare sull'asciutto mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.
Es 14,21-22
Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del faraone,
i suoi carri e i suoi cavalieri entrando dietro di loro in mezzo al mare...Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno.
Es 14,27-28
CANTO DI GLORIA
"Voglio cantare in onore del Signore: perché ha mirabilmente trionfato, ha gettato in mare cavallo e cavaliere. Mia forza e mio canto è il Signore, Egli mi ha salvato, è il mio Dio e lo voglio lodare, è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare."
Es 15,1-3
In quel luogo il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse :"Perché ci hai fatto uscire dall'Egitto per far morire di sete noi e i nostri figli?". Allora Mosè invocò l'aiuto del Signore. Il Signore disse a Mosè: "Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani di Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo e va'! Ecco io starò davanti a te sulla roccia, sull'Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà
Es 17,3-5
Es 17,3-5
Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco e il suo fumo saliva come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. Il suono della tromba diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con voce di tuono.
Es 19,18-19
Mosè fece in tutto secondo quanto il Signore gli aveva ordinato.
Es 40,16
SCEGLI LA VITA
"Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; poiché oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prendere possesso.Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare sulla terra che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe".
Dt 30,15-20
Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica : Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire sì che lo possiamo eseguire? Non è al di là del mare, perché tu dica: Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo e farcelo udire sì che lo possiamo eseguire? Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica.
Dt 30,11 14
"La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono".
Eb 11,1
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