venerdì 16 agosto 2013

Le nozze di Cana
















Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea 





e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù.







Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse:"Non hanno più vino". E Gesù rispose: " Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora ".










La madre dice ai servi: " Fate quello che vi dirà ".












Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro:" Riempite d'acqua le giare".







e le riempirono fino all'orlo.




Disse loro di nuovo: " Ora attingete 








e portatene al maestro di tavola ".





Ed essi gliene portarono.








E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola,che non sapeva di dove venisse, ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua, chiamò lo sposo e disse: 







" Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono". 







Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Gv 2,1-11





















Dai miei scritti

Maria...è lei che anticipa l'azione di salvezza del Figlio...Maria che rompe il silenzio per irrompere nella nostra vita. Lei sempre attenta alla Parola meditata e contemplata nel suo cuore, realizza ora la profezia che la vede protagonista ancora una volta di un'attenzione sensibile e struggente nei nostri riguardi. " Fate quello che vi dirà " poche parole ma piene di ardore, di fiducia, di amore. Cosa siamo invitati a fare? Credere nel Vangelo e viverlo nella sua interezza. La Madre e il Figlio che danno compimento al progetto d'amore del Padre. E la cosa più straordinaria non è il miracolo in sé ma l'inizio della missione di Gesù che donandosi a noi, ci introduce ad una nuova vita più vera, più ricca per l'intervento del suo amore. Manca il vino: è vero manca ma non sulle nostre tavole, manca il vero senso della vita, mancano la fede, la speranza e la carità, manca la gioia. Maria, occhio vigile e cuore attento, se ne avvede ed intravede una triste sorte per gli sposi spenti e demotivati che amano con cuore limitato e chiuso...prevale l'egoismo, l'indifferenza, la totale incapacità di dono. Solo Gesù può dare il vino buono per accompagnare la nostra anima sui veri sentieri, soavi declivi, su prati erbosi, su cieli limpidi e teneri tramonti dove i colori si mescolano e si rivestono di luce soprannaturale che ci disarma e ci meraviglia. Un cuore nuovo! Che stupore! Che stupore le cose create dal Signore! Non ce ne rendiamo più conto perché i nostri occhi guardano senza vedere, il nostro cuore si è appesantito di fragili certezze e si è adagiato su comodi cliché inchiodandoci alla mediocrità. I prati fioriscono, le spighe maturano, il sole sorge e tramonta, la luna rischiara la notte...ma noi restiamo insensibili di fronte a tanta meraviglia! Osservare il mare, ascoltare il suono lieve di un'onda che s'infrange sugli scogli, l'orizzonte che traccia il confine e l'unione tra noi e Dio...Che spettacolo! Svegliarsi al mattino e gioire della Luce,  fa di un giorno, che si appresta ad essere vissuto come tutti gli altri, un giorno speciale e ricco di speranza. Così la vita di tutti i giorni deve essere vissuta all'alba del risveglio con emozione, trepidazione e dolce attesa perché il Signore non delude mai. In Lui la strada maestra da seguire accompagnati da Maria, creatura incomparabile di virtù, Lei che ha tanto amato, atteso, sofferto per donarci Gesù, senso unico del nostro pellegrinare. Il passato ha forgiato il presente ma il futuro è ora...adesso siamo il nostro domani perché è dalla presa di coscienza di oggi che si rinnova la nostra vita. " Fate quello che vi dirà ", in queste poche parole la verità : la nostra parola sia il Vangelo e la nostra vita l'esempio di Gesù nella gioia e nella letizia del suo amore.




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